Federer abbatte Djokovic E' finale con Del Potro

Us Open: lo svizzero supera il serbo in tre set e questa sera, a
partire dalle 22, sfiderà l'argentino, che ha battuto Nadal con un
triplo 6-2. Per Federer sarà la ventunesima finale negli Slam



NEW YORK (Usa), 14 settembre 2009 - La finale dei sogni continua a
sfuggire alle regole dell'Open degli Stati Uniti; Rafa si pianta in
semifinale contro Del Potro e Roger invece vola sempre più in alto e
sempre più lontano. Federer ha giocato contro Djokovic con il pilota
automatico inserito a una velocità di crociera leggermente superiore a
quella del serbo che ha finito per arrendersi per 7-6 7-5 7-5.

Uno straordinario passante da sotto le gambe di Federer. Afp
tenuta mentale — Non sono stati i
numeri a impressionare - Federer ha servito malino all'inizio, poi è
arrivato a sfiorare una media del 60%, ha fatto solo 7 ace, 33 errori
come Djokovic, infarciti però da 49 vincenti e una buona percentuale di
trasformazioni a rete, 29 su 36 - quanto la tenuta mentale dello
svizzero, che non ha lasciato praticamente mai l'iniziativa al serbo.
Federer ha mancato due palle break nel quinto gioco; sulla prima ha
mandato in rete un dritto non irresistibile e sulla seconda Djokovic è
stato bravo a chiudere con un attacco incrociato. Lo svizzero, come
spesso gli capita, ha accusato il colpo perdendo la battuta nel game
successivo. Djokovic ha così servito avanti 4-2, ma ha perso la battuta
a zero e da questo momento Federer non ha più sbagliato un colpo. Sul 5
pari Djokovic ha ancora salvato una palla break, ha resistito, è salito
6-5 ma Federer, incitandosi con il primo "come on" del match, lo
acciuffava al tie break. Qui andava subito avanti un mini break ma lo
restituiva mettendo un dritto in corridoio. Djokovic arrivava sul 2
pari, poi Federer volava 5-2 chiudendo il tie break per 7 punti a 3 con
una palla corta. Nel secondo, sul 5 pari, sketch di Djokovic, che dopo
aver parato cinque passanti di Federer, si voltava offrendo le terga a
Federer che lo infilava comodamente. E nel game dopo Djokovic andava
sotto 15-40, salvava due set point ma non il terzo per il 7-5 Federer.
Nel terzo Djokovic annullava due break point che avrebbero mandato
Federer a servire per il match sul 5-3 e poi era Federer a salvarne due
che avrebbero mandato Djokovic a servire per il set sul 5-4. Sul 6-5
Federer, Djokovic si è trovato sotto 0-30, ha attaccato con una palla
corta seguita da un pallonetto che Federer ha acciuffato all'ultimo
momento sparando tra le gambe un passante da cineteca - per stessa
ammissione di Federer, il colpo più bello di tutta la sua carriera -
che lo issava al match point. Djokovic andava e servire dopo la lunga
standing ovation e Federer chiudeva al primo match point con una
risposta vincente di dritto dopo 2 ore e 34 minuti.

Federer e Djokovic si salutano a fine partita. Reuters
ventunesima finale — Per Federer è la
21ª finale negli Slam, la 17ª negli ultimi 18 tornei (l'ultimo a farlo
fuori in semifinale è stato proprio Djokovic all'Open d'Australia del
2008), la sesta consecutiva qui a Flushing Meadows dove ha toccato
quota 40 vittorie consecutive. E oggi (ore 22 in Italia) troverà in
finale Juan Martin Del Potro, il primo argentino a raggiungere la
finale in questo torneo 32 anni dopo la vittoria di Guillermo Vilas nel
1977. Il bilancio tra i due è nettamente favorevole a Federer che ha
vinto tutti i sei precedenti. L'ultima sfida è la semifinale del Roland
Garros del giugno scorso, unica partita in cui Del Potro è riuscito a
vincere almeno un set (furono due). Del Potro è il sesto debuttande in
una finale dello slam ad affrontare Federer: gli altri sono stati
Baghdatis, Gonzalez, Djokovic, Murray e Soderling, tutti ovviamente
battuti perchè Federer nelle finali dello slam ha perso solo contro
Nadal.
nadal k.o. — L'Open degli Stati Uniti
perde Rafael Nadal e lo fa in maniera clamorosa. Lo spagnolo non riesce
neppure a fare match pari contro Juan Martin Del Potro rimediando una
delle sconfitte più sonore dell'intera carriera. Il 6-2 6-2 6-2
incassato da Rafa in due ore e venti minuti pesa come un macigno sulle
ambizioni dello spagnolo di tornare quello d'inizio d'anno. Ma il
merito è soprattutto di Del Potro, che ha giocato un match senza
sbavature annullando con la forza le poche chance offerte all'ex numero
1 del mondo.

Juan Martin Del Potro. Reuters
la partita — Del Potro ha fatto il
break già nel quarto game dell'incontro e ha mantenuto una condotta di
gara esemplare. Sul 4-2 Del Potro ha commesso un doppio fallo offredo a
Nadal la palla per rientrare in partita che però Nadal non è riuscito a
giocare come avrebbe voluto. Nel secondo set stessa storia: l'argentino
è andato avanti 3-1 grazie a un doppio fallo di Nadal che tentava
inutilmente di forzare i tempi. Del Potro mancava un paio di chance per
salire 5-1 ma non quella per il 5-2, preludio a un secondo 6-2. E la
terza frazione è stata una passeggiata di salute che ha ulterioramente
evidenziato gli enormi progressi compiuti del giovane argentino.

La delusione di Rafa Nadal. Ap
nadal poco esplosivo — Nadal non ha
servito neppure male (78% di prime) ma è stato meno esplosivo e
penetrante del solito. I quattro ace sono stati annullati dai quattro
doppio falli commessi tutti in fasi molto delicate. Nadal ha vinto
appena il 57% dei punti con la prima e solo il 30% con la seconda. I
suoi vincenti sono stati appena 19 contro i 33 di Del Potro, gli errori
pressochè uguali (28 a 27 per l'argentino). L'attuale stato di forma di
Nadal viene certificato dalla palle break; ne ha avute 5 senza riuscire
a sfruttarne nepppure una contro il 6 su 16 di Del Potro che alla fine
ha fatto 100 punti esatti contro i 75 di Nadal. Neppure Soderling
all'ultimo Roland Garros era riuscito a dominare Nadal come ha fatto
Del Potro. Forse gli ultimi due che lo avevano massacrato in un match
tre su cinque erano stati Fernando Gonzalez e Jo Wilfried Tsonga agli
Australian Open del 2007 e 2008.
"sto rimettendomi in sesto" — "Lui ha
giocato in maniera incredibile - ha commentato Nadal a fine match - e
ha servito benissimo dall'inizio alla fine. Perdere così non è bello ma
sto rimettendomi in sesto, il problema al ginocchio è quasi superato e
sono molto fiducioso per il resto della stagione". "Questo è il momento
più importante della mia carriera - ha detto Del Potro - e sono felice
perchè questo è il mio torneo preferito. Ho sempre sognato di vincere
qui. Domani non sarà facile ma ora voglio pensare solo a questa
vittoria".
Luca Marianantoni
http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Tennis/13-09-2009/us-open-potro-finale-501291829410.shtml